Analisi critica della letteratura attuale sulla sicurezza del sucralosio

Autore(i): Magnuson BA, Roberts A, Nestmann ER
Publication name: Food and Chemical Toxicology, 2017 May 27. pii: S0278-6915(17)30281-8. doi: 10.1016/j.fct.2017.05.047. [Epub ahead of print]
Publication year: 2017

Abstract

Il sucralosio è un dolcificante non calorico ampiamente approvato in tutto il mondo per l’uso in cibi e bevande. Deriva dal saccarosio con sostituzione selettiva di tre gruppi idrossilici con atomi di cloro. Il sucralosio ha un potere dolcificante di circa 600 volte superiore a quello del saccarosio, quindi l’aggiunta di minime quantità di sucralosio può essere utilizzata per dolcificare cibi e bevande. Al contrario del saccarosio, il sucralosio non è digerito o metabolizzato per avere energia, e dunque non produce calorie e non ha effetto sui livelli di glucosio nel sangue. Queste proprietà risultano nell’uso del sucralosio per la produzione di cibi e bevande adatti a persone con diabete e persone che intendano ridurre l’assunzione di calorie o carboidrati. Sebbene siano state pubblicate in precedenza diverse analisi (Grice & Goldsmith 2000): Grotz & Munro 2009; JECFA 1989a, 1991a; SCF 1989, 2000a), le finalità di questa analisi sono (1) fornire una sintesi aggiornata della ricerca che studia la sicurezza del sucralosio in una pubblicazione che comprenda studi che sono all’origine delle nuove questioni sulla sicurezza del sucralosio; e (2) dare un contesto al processo regolatorio di test e di approvazione degli additivi alimentari per i professionisti della salute. Numerose ricerche cliniche sull’effetto del sucralosio sulle risposte glicemiche sono un punto di particolare interesse, e seguono la scoperta dei recettori intestinali del gusto e gli studi accademici che esplorano il ruolo potenziale che l’attivazione di questi ha sul controllo glicemico totale. Sono stati anche analizzati diversi studi recenti sulle assunzioni stimate giornalienre di sucralosio in diversi sottogruppi di popolazione, tra cui i bambini. Collettivamente, i dati continuano da dimostrare che il sucralosio è sicuro per il suo uso specifico quale alternativa non calorica allo zucchero.

Sintesi

Dopo una analisi dela databse completo di studi sulla sicurezza del sucralosio, questa analsi completa della letteratura svolta da Magnuson et al., conclude che l’evidenza collettiva supporta la sicurezza dell’uso del sucralosio come dolcificante non calorico in cibi e bevande e che il sucralosio non provoca il cancro, sulla base degli studi di cancerogenicità che rispettino gli standard regolatori in termini di struttura e conduzione e non esiste prova di genotossicità. .

Inoltre, l’analisi fornisce una panoramica dei diversi e più recenti studi che riferiscono sulle assunzioni stimate di sucralosio in diversi sottogruppi di popolazione, tra cui i bambini. I risultati di stime ben condotte di consumo, hanno rilevato che le assunzioni di sucralosio in tutti i membri della popolazione, tra cui bambini e diabetici, rimangono ben al di sotto della Dose Giornaliera Consigliata (ADI) anche in caso di uso di approcci conservativi come per esempio l’uso di livelli massimi di uso.

In ultimo, gli autori hanno analizzato le numerose sperimentazioni cliniche più recenti, sia in soggetti sani che diabetici usando una serie di approcci e condizioni, tra cui la misurazione delle incretine gastrointestinali e hanno concluso che il complesso delle prove sostiene l’assenza di effetto del sucralosio sia sul controllo glicemico che degli ormoni intestinali e/o la funzione intestinale e possono dunque essere utilizzati in sicurezza dai diabetici.

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