Dichiarazione dell’ISA in risposta allo studio di Yunker et al.
Bruxelles, 28 settembre 2021: l’Associazione Internazionale Dolcificanti (ISA) risponde ad un nuovo studio di Yunker et al. sul sucralosio e l’appetito,1 basandosi sulle numerose e robuste evidenze scientifiche che confermano che i dolcificanti con poche/senza calorie, tra cui il sucralosio, non influenzano l’appetito né aumentano il desiderio di cibo.
Di fatto, i risultati dello studio di Yunker et al. per quanto riguarda l’assunzione di energia (calorie) non supportano le conclusioni delineate dagli autori, anche in un comunicato stampa correlato, che suggeriscono un legame tra il consumo di bevande dolcificate con dolcificanti con poche/senza calorie da parte di individui di sesso femminile con obesità e una maggiore sensazione di fame che potrebbe portare ad un aumento dell’assunzione di calorie. In effetti, i partecipanti con obesità non hanno mangiato di più al pasto ad libitum dopo il consumo della bevanda con sucralosio rispetto a quella con zucchero. Questo è stato indicato da una mancanza di differenza statisticamente significativa per stato di BMI nell’assunzione totale di calorie tra i due gruppi. Nell’insieme, né i partecipanti maschi né le femmine hanno compensato completamente il precarico di saccarosio di 300 kcal dopo l’ingestione della bevanda al sucralosio rispetto alla condizione della bevanda al saccarosio.
È interessante notare che uno studio precedente dello stesso gruppo di ricerca (come Yunker et al.) ha raggiunto la conclusione opposta, suggerendo che: “Anche se la relazione tra questi effetti acuti osservati e gli effetti del consumo normale di sucralosio non sono chiari, è possibile che gli effetti acuti possano causare una diminuzione dell’assunzione di energia nel tempo”.2
I risultati di questo studio acuto e a breve termine di Yunker et al. sono anche in totale contrasto con i risultati di uno studio clinico a più lungo termine con 123 persone con sovrappeso e obesità che ha mostrato che il consumo di sucralosio ha portato a una diminuzione della frequenza nell’assunzione di cibo, una minore assunzione di energia e una perdita di peso dopo un periodo di 3 mesi.3
È importante notare che l’evidenza collettiva degli studi clinici acuti e a lungo termine non supporta le affermazioni dello studio di Yunker et al. Al contrario, i risultati degli studi randomizzati controllati (RCT), il gold standard nella ricerca nutrizionale, mostrano costantemente che il consumo di dolcificanti con poche/senza calorie, incluso il sucralosio, porta effettivamente a una minore assunzione di calorie a breve termine quando viene consumato al posto dello zucchero.4,5,6,7 Questi risparmi calorici sono importanti, come dimostrato in una recente revisione sistematica e meta-analisi di 35 RCT, che ha riscontrato che l’assunzione di energia totale era significativamente inferiore di circa 130 calorie con i dolcificanti con poche/senza calorie rispetto allo zucchero.6
Inoltre, approfondite revisioni sistematiche e meta-analisi di RCT che hanno esaminato l’effetto dei dolcificanti con poche/senza calorie sul peso corporeo mostrano che sostituendo lo zucchero con dolcificanti con poche/senza calorie si ottiene una moderata ma significativa riduzione del peso.7,8 Di fatto, questo effetto benefico dei dolcificanti con poche/senza calorie è risultato più evidente nelle persone con sovrappeso/obesità,5,8 contrariamente alle affermazioni di Yunker et al.
In un momento in cui l’obesità e le malattie non trasmissibili, tra cui il diabete e le malattie dentali, rimangono le principali sfide per la sanità di tutto il mondo, e alla luce delle attuali raccomandazioni di salute pubblica per ridurre l’assunzione complessiva di zuccheri, i dolcificanti con poche/senza calorie possono essere utili per creare ambienti alimentari più sani. Forniscono un’ampia scelta di opzioni al sapore dolce con poche o senza calorie, e quindi possono essere uno strumento utile, se utilizzati al posto dello zucchero e nell’ambito di una dieta equilibrata, per aiutare a ridurre l’assunzione complessiva di zucchero e calorie, nonché per gestire i livelli di glucosio nel sangue.9 I dolcificanti con poche/senza calorie, inoltre, non fermentano a contatto con i batteri orali, il che significa che non contribuiscono alla demineralizzazione dei denti, che è uno dei motivi della carie dentale9