L’ISA risponde ad uno studio a cura di Harpaz et al.
In risposta al recente esperimento in vitro di Harpaz et al1, l’Associazione Internazionale Dolcificanti (ISA) desidera indicare che tutti i dolcificanti ipocalorici approvati sono tra gli ingredienti più approfonditamente studiati a livello mondiale.
Prima di essere approvati per l’uso sul mercato, i dolcificanti ipocalorici devono essere sottoposti ad una valutazione di sicurezza approfondita da parte dell’autorità di sicurezza alimentare competente, come il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), l’Agenzia per gli alimenti e i medicinali degli Stati Uniti (FDA) e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Gli organi normativi per la sicurezza alimentare di tutto il mondo hanno regolarmente confermato la loro sicurezza, basandosi su ampie prove e su di un corpus consistente di evidenza scientifica.
Lo studio di Harpaz et al., non fornisce alcuna evidenza del fatto che i dolcificanti ipocalorici possano essere tossici per i microbi intestinali della digestione negli esseri umani. Di fatto, queste scoperte sono il risultato di un esperimento in vitro, in cui sono i batteri stati esposti a concentrazioni molto elevate di dolcificanti ipocalorici fuori dal corpo umano. È importante sottolineare che le condizioni degli esperimenti in vitro potrebbero aver causato delle reazioni non osservabili in un’esposizione nella vita reale negli esseri umani, il che significa che in tali condizioni, lo studio potrebbe non essere predittivo di ciò che succederebbe nell’uso dei dolcificanti nella vita reale.
Un notevole corpus di studi ben disegnati e con solidi fondamenti realizzati in vivo, sia su animali che esseri umani, basati su metodi convalidati o equivalenti alle linee guida, hanno confermato che i dolcificanti ipocalorici sono sicuri2,3,4.